mercoledì 11 marzo 2009

中国在非洲,非洲在中国

La Cina invade l'Africa!
Si , ma non con armi, insomma non direttamente. I giornali italiani se ne accorgono adesso (??) ma la cosa avviene da una decina d'anni. Il più ricco va dal più povero, come prassi economica detta!
Il Presidente HuJintao ha visitato 4 dei paesi più poveri di materie prime ,Senegal, Mali, Tanzania e Mauritius, per ribattere ai critici della politica cinese che ritengono orientata solamente alla ricerca di materia prima a basso costo.
"La Cina importa circa il 30 per cento del suo petrolio dall’Africa, e quantità
gigantesche di minerali di tutti i tipi: rame, zinco, oro, platino, uranio,
argento. Ma l’Africa serve anche da mercato per dar sfogo alle esportazioni. La
Cina vende vestiti, prodotti tessili, utensili come piatti di metallo o thermos,
prodotti tecnologici di basso costo come radioline, ma anche computer. I vestiti
cinesi a prezzi ridotti permettono a molti africani di cambiarsi d’abito con una
frequenza impensabile fino a qualche tempo fa. I prodotti cinesi «danno
fiducia ai poveri dell’Africa», diceva Zhong Jianhua, ambasciatore in Sud
Africa."
Francesco Sisci, La Stampa, 5marzo2009

In Senegal HuJintao ha portato 90 milioni di dollari, in Tanzania 22, per la costruzione , tra le altre cose, di un nuovo stadio.
Nonostante la crisi economica l’interscambio tra Cina e Africa, cresciuto di dieci volte dal 2000 ad oggi e giunto alla ragguardevole cifra di 107 miliardi di dollari, non dovrebbe quindi essere in pericolo...fino a quando gli africani non si accorgeranno che la costruzione di palazzi presidenziali e stadi nuovi con imprese e personale cinese non portano grandi vantaggi.
In ogni caso, io solo posso leggere i giornali che ne parlano, in Africa non ci sono mai stata, e i cinesi che costruiscono tutti sti palazzi e vendono le ciotole non li ho visti.
Io, di questa invasione, me ne accorgo il sabato sera a Shenyang.

p.s.:come faranno ad essersi abituati ai -20°? :)

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